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BLAME CULTURE

Ecco uno di quegli argomenti scottanti. Son quelle cose che sanno anche i muri ma che pare brutto parlarne. E chi vive qui sa di cosa parlo.




Caratteristica comune in questa cultura, e' quella del non poter, per nessun motivo al mondo, perdere la faccia. Ecco perche' in un modo o nell'altro bisogna incolpare qualcun altro. Anche se ti hanno trovato con le mani nella marmellata. Ammettiamolo, anche una buona parte di italiani sono così, ma accidenti, il senso di responsabilità dovra' pur avere la meglio prima o poi!
La prassi e' di alzare il dito contro qualcuno e piuttosto che ammettere un errore, son capaci di giurare sui loro figli.

Occhei, vivi qui e devi convivere con questo aspetto. Cosa non devi MAI fare?

- Non evocare episodi o fatti dai quali emerga chiaramente un errore.
- Se proprio devi farlo, fai in modo che le responsabilita' non siano chiaramente identificabili.
- Nel caso di colpa di un arabo, scordati che venga ammesso da qualcuno. O te la prendi tu o trova una mediazione affinché ricada su un terzo (preferibilmente non presente)
- Non indicare mai col dito una persona. E' un atto troppo forte, che sa di accusa, anche se non c'entra niente.
- Usare espressioni del tipo: "Tu hai detto, tu hai fatto". Se sei una persona onesta, non hai un'alternativa che possa mediare, perche' non puoi far altro che incolpare un altro o prenderti responsabilità che non hai.

Anche se può sembrare, non sto parlando (solo) di ambiti lavorativi (ai quali io sono peraltro estranea, fortunatamente). La blame culture colpisce ogni situazione:
- se un saudita ti viene addosso con la macchina, stai tranquillo che e' colpa tua. Non c'e' scusa che tenga. E' colpa tua: se non altro, per il fatto che se te ne stavi al tuo paese, l'incidente non succedeva. (e qui mi vengono in mente certi personaggi che straparlano in tv in Italia.......................)
- se un saudita non porta a termine il suo compito entro la scadenza a causa del tempo avverso, stai tranquillo che e' colpa di un qualcuno che non gli ha detto che a dicembre c'e' brutto tempo.......................

Poi ti capita che chiami un'arabo e gli chiedi perche' ti hanno chiesto il doppio del prezzo pattuito. Quello ti sbraita contro che non capisce di cosa stai parlando. Allora gli spieghi l'antefatto e come si era arrivati a quel prezzo. La memoria nel frattempo gli torna, ma l'embolo gli e' già' partito e non lo fermi. Poi ti spiega che si', pagherai il prezzo pattuito, ma che era esattamente quello che aveva in mente dall'inizio, e' che TU non gli hai dato il tempo di parlare.... Ovvio che una discussione del genere e' accettabile solo tra bambini in eta' pre-scolare, e allora, per rimediare, alla fine ti dice che aveva altre persone davanti per cui non poteva ammettere che ti faceva lo sconto. La colpa era sua, ha cercato di darla a te, ma alla fine problema risolto: colpa affibbiata a terzi incomodi. Roba da matti.

This is Saudi Arabia, ma attenti che e' contagioso: mio marito, milanesissimo di nascita, se ci cacceranno perche' ho scritto questo post, sara' pronto a dire che e' tutta colpa mia!


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