Niente, non c’e’ niente da fare, non imparo. Anche stavolta sono andata a cercarmi una parrucchiera saudita, anziche’ rivolgermi a quelle del compound, dove vanno tutte le expat. E’ che in questo paese le occasioni di incontro tra le persone non ci sono, non solo tra uomini e donne, ma anche tra donne. E io occidentale ho voglia di vedere come sono sotto l’abaya e la maschera. Cosi’ la parrucchiera e’ un’ottima occasione.
La prima esperienza l’avevo raccontata qui ed era stato un disastro.
Per il secondo tentativo ho deciso di espatriare e sono andata in Bahrain: anche qui ci sono i ladies center, ma al Seef Mall c’e’ anche Tony & Guy e ho deciso di andare li’. Ho speso un botto di soldi e sono uscita con un taglio britannico che sembravo Martin Kemp degli Spandau Ballet, quando era biondo. Certo bastava che aprissi bocca e gli improperi in milanese toglievano ogni dubbio.
E l'altra settimana ci ho riprovato. Sono stata dalla parrucchiera dentro il Rashid Mall, nella zona chiamata Ladies Boulevard. Questa e’ una zona chiusa il cui accesso e’ esclusivamente riservato alle donne, all’ingresso c’e’ anche una guardia (come anche in altri negozi il cui accesso e’ riservato alle signore) a controllare. Qui dentro le donne si scoprono la faccia e tolgono l’abaya.
In questa ala del mall c’e’ un’area centrale con un caffe’ e tutto intorno dei negozi gestiti da donne. Tra questi c’e’ una banca (le banche hanno normalmente una Ladies Branch), un ottico (certo, tu donna che indossi la maschera, come fai a capire se un paio di occhiali ti sta bene?? In alcuni negozi di ottica c’e’ una cabina chiusa con lo specchio, per farli provare senza velo), negozi di bigiotteria e abbigliamento, un Nail Center e la mia parrucchiera.
Io lo so che chiedere di fare i colpi di sole non e’ una cosa saggia da queste parti, e’ ovvio che non hanno esperienza, ma a me piacciono le esperienze adrenaliniche ed eccomi la’! Mi hanno affidata a Ruwena, che poveretta voleva fare del suo meglio ma... mi ha fatto lunghi discorsi in arabo, mentre le altre clienti ridacchiavano compassionevoli, io la guardavo con occhi sbarrati; lavandomi la testa mi ha anche lavato la faccia, voleva rimediare e con l’asciugamano mi ha ficcato un dito in un occhio (che con le lenti a contatto non e’ proprio un’operazione da fare...) e poi l’acqua nelle orecchie......io ooooooooodio l’acqua nelle orecchie!!!! Mezza testa di colpi me l’ha fatta lei, mentre l’altra meta’ si e’ fatta aiutare da una filippina (e gia’ cosi’...due mani sulla stessa testa...), sgrindandola continuamente perche’ non faceva bene (ma proprio sulla mia testa?!?!?!?!). Al momento del taglio e’ intervenuta un’altra filippina, con tanto di mascherina azzurra sulla bocca (tutte la’ dentro ce l’avevano, sembra che nessuna sopporti l’odore delle tinte...): sembrava quello dei coltelli della Miracle Blade, mi si e’ avvicinata brandendo pettine e forbici (mi e’ sembrato di sentire un grido di guerra...mi e’ sembrato eh), io ho chiuso gli occhi e ho lasciato che fosse...
Anche questa e’ Arabia Saudita.
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